Quando la Repubblica ha un Presidente

di Giovanni Pizzi

Settembre 2023

Il Presidente Mattarella il 21 Settembre, a Piazza Armerina, a conclusione della visita in Sicilia di Frank-Walter Steinmeier, Presidente della Repubblica Federale di Germania, si è espresso riguardo le regole europee per la gestione dei migranti. «Le regole di Dublino sono preistoria. Voler regolare il fenomeno migratorio facendo riferimento agli Accordi di Dublino è come dire “realizziamo la comunicazione in Europa con le carrozze a cavalli”. Era un altro mondo, quello. Non era cominciato quel fenomeno di immigrazione di massa che vi è. Quindi pensare e far riferimento - come alcuni Paesi dell’Unione fanno ancora - basandosi sugli Accordi di Dublino, è come fare un salto in un’altra era storica. È proprio una cosa fuori dalla realtà. Per questo occorre, però, uno sforzo in cui nessuno ha la soluzione in tasca, nessuno deve dettare indicazioni agli altri ma, insieme, cercarla velocemente, prima che sia impossibile governare il fenomeno, e trovare nuove formule, nuove soluzioni».

Interrogato sui “dieci punti” della Presidente von der Leyen, Mattarella ne conferma aspetti “interessanti” ma, concordemente con il Presidente Steinmeier, riconosce che il problema debba essere «governato con visione del futuro, non con provvedimenti improvvisati o tampone che risolvono qualche questione temporanea, ma che esaminino e affrontino il problema con una visione del futuro coraggiosa e nuova rispetto a un fenomeno così grande. … Quello che è importante è che tutti in Europa comprendano come il problema esiste e non si rimuove ignorandolo. Ma va affrontato per non lasciare il protagonismo di questo fenomeno globale ai trafficanti, ai crudeli trafficanti di esseri umani».

Si tratta di un richiamo ad una visione “alta”, ad azioni di largo raggio, a quelle parole di persuasione morale che trovano corrispondenza nell’altra voce e visione di Francesco che abbiamo sentito in questi stessi giorni. Ma, sebbene la conclusione sembri essere sconfortante: « … la dimensione operativa non ci appartiene; … il nostro compito è un altro: è quello di essere riferimento nella comunità nazionale, di interpretarne sensibilità e comprenderne le esigenze e, eventualmente, formulare suggerimenti», rimangono le sue e le loro parole autorevoli: parole che il nostro sistema democratico ci consente di ascoltare e sulle quali riflettere per impegnarci nel quotidiano.


Testo presente anche sul Foglio periodico "Politicamente - Anno XXIII Numero 3"