Periferie senza Stato

di Francesca Vagniluca

24 Gennaio 2024

Le periferie della capitale registrano un’escalation di violenza a causa del disagio profondo in cui si trovano ormai giovani e adulti.

Corviale e Monte Compatri a Roma come Quarto Oggiaro a Milano, Sanità a Napoli e Zen di Palermo.

La criminalità divora le esistenze fragili, corrompe i giovani, uccide le loro vite e le loro speranze.

Cosa c’è? Cosa manca?

Ci sono la solitudine, la povertà materiale e morale delle nostre periferie urbane, c’è un fiume di droga che circola tra le vie, nelle piazze, negli anfratti dei palazzi, nelle case.

Manca lo Stato e ciò che può offrire: lavoro, sicurezza, salute, welfare e cultura.

Mancano la partecipazione dei cittadini ai progetti comunali di rigenerazione urbana, le scuole sempre aperte, anche il pomeriggio e la sera con un’offerta formativa da gestire insieme al cosiddetto Terzo settore.

C’è la disperazione di molti, la rassegnazione dei più, la fine tragica di alcuni.

Mancano: il lavoro ben retribuito, i servizi, la cura, l’amore per il territorio, i centri di aggregazione, la vita delle piazze come agorà, i parchi per i bambini, i giovani e gli anziani.

Manca la buona politica perché non basta intervenire a Caivano, va bene, ma non basta!

Ci vuole un progetto, un’idea di sviluppo di Paese e non solo soluzioni spot.

Con i fondi del PNRR si faranno alcune opere di riqualificazione in quartieri come Tor Bella Monaca e Corviale, ma il Sud riceverà meno del 40% delle somme totali e la Campania non sta riscuotendo i sei miliardi dei fondi europei di coesione sociale.

Anche quando le risorse ci sono non vengono distribuite equamente e il disegno di legge sull’autonomia differenziata acuirà queste differenze sostanziali.

Stiamo assistendo ad un progressivo decadimento sociale, culturale, etico e in pochissimi se ne preoccupano.

Gli schieramenti politici continuano a parlarsi addosso alimentando la disaffezione della gente che si traduce nella più marcata astensione di sempre.

Mancano le idee, il sogno, la volontà di cambiare le cose, ci sono individualismo spinto e indifferenza!