L’OBBLIGO VACCINALE: Un dovere di Solidarietà

Francesca Vagniluca

10 Settembre 2021

La nostra destra sovranista ed oltranzista continua a non volere sia il Green Pass sia l'obbligo vaccinale per ragioni meramente elettorali, nonostante i decessi in aumento, la sottostima dei contagiati (ca. il 50% secondo l'ISS), i mancati tracciamenti, i quasi due milioni di ultracinquantenni a rischio non ancora vaccinati, veri no Vax.

Per motivi molto simili anche in Germania, Angela Merkel è contraria all'obbligo della vaccinazione, ma anche lì contagi e decessi sono in aumento. Il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha esteso la misura del GP per scuole ed ospedali, carceri, centri di accoglienza per i migranti e case di riposo. Inoltre il Paese d'oltralpe ha immunizzato poco più del 60% della popolazione.

Senza volere forzatamente paragonare realtà  diverse per storia, tradizioni e cultura, credo che la politica non posso abdicare a perseguire il cosiddetto Bene comune per fini propagandistici. Nella fattispecie, l'unico modo per realizzarlo, è introdurre l'obbligo vaccinale come si è fatto a partire dal lontano 1888, all'indomani dell'unità d'Italia, per arginare la diffusione del vaiolo. Successivamente divennero obbligatorie le vaccinazioni contro la difterite (1939), la poliomielite (1966), il tetano (1968) e l'epatite B (1991). A seguito della legge n. 119 del 31 luglio 2017 sono state rese obbligatorie altre sei vaccinazioni: morbillo, rosolia, pertosse, varicella, partite, Haemophilus B. Perché, per una malattia che da noi ha provocato centotrentamila morti, non si dovrebbe applicare il principio di tutela della salute individuale e collettiva basata sul dovere di solidarietà per prevenire e limitare la diffusione di un virus così letale?

Il ministro Speranza ed il presidente del Consiglio Draghi, stanno prendendo seriamente in considerazione questa possibilità e nei prossimi giorni estenderanno l’obbligo del GP alla maggior parte delle categorie produttive.