Per un nuovo inizio

Lino Prenna

1/10/2022

Con questo titolo pubblicammo sul nostro foglio "Politicamente", un articolo apparso su L’Unità del 5 maggio 2009" con il titolo “Prenna: sconfitti perché siamo usciti dai binari originari”. Quel titolo sintetizza anche oggi le ragioni della sconfitta subita dal Partito democratico alle ultime elezioni politiche.

Nel descrivere la natura della società in generale, Antonio Rosmini dice che, come l’uomo ha un corpo visibile abitato dall’anima invisibile, così la società è composta da una parte interna, invisibile, e da un’altra esterna, visibile, che costituiscono l’anima e il corpo dell’intera società. E, come il corpo prende forma di vita dall’anima, così la società esteriore è animata dalla società interiore. Quella che Leibniz chiamava “repubblica delle anime” e Rosmini “società interiore” è l’unione
degli spiriti, la condivisione delle idealità, la responsabilità delle idee, la coscienza civile.

Prendersi cura della società esteriore è compito della politica, mentre la spiritualità tende a costruire la società interiore, quella che papa Francesco chiama “amicizia sociale”.

Spiritualità è la vita dello spirito, spirito di vita che anima il mondo, sentimento dell’essere e dell’esistere. La tradizione biblica riferisce la spiritualità alla vita, accesa e alimentata dallo Spirito, e la tradizione cristiana ha aperto nella storia innumerevoli percorsi di vita spirituale.
Anche della politica è stata segnalata più volte l’esigenza di una spiritualità, come “supplemento d’anima”: formula che, tuttavia, rischia di legittimare un dualismo tra la “costruzione dello spirito” e la “costruzione della città”.

La Scuola di spiritualità politica che intendiamo istituire presso la Fraterna Domus di Assisi si prefigge di elaborare e proporre una spiritualità già compresa della valenza politica, non costruita altrove e data alla politica come “supplemento”.

Come l’antropologia di papa Francesco è antropologia nella misura in cui è politica, così la spiritualità di cui parliamo è tale in quanto strutturalmente politica, sottratta al rischio di pensarsi come “destinazione” e non come “situazione” della
polis.


Vedi: Politicamente Luglio-Settembre 2022