Sul cattolicesimo democratico

Giannino Piana

Luglio 2022

L’interessante (e originale) articolo di Marco Damilano sul “cattolicesimo democratico”, apparso su Domani del 4 luglio 2022 ha dato il via soprattutto sul sito C3Dem a un dibattito tuttora aperto sullo status attuale del movimento e sulle prospettive per il futuro. Damilano gettava anzitutto uno sguardo retrospettivo sul movimento con particolare riferimento ai due centri – Roma e Bologna – in cui si era, a suo tempo, particolarmente sviluppato e su una serie di famiglie che nelle due città hanno avuto un ruolo determinante in tale sviluppo. Ma l’intento era soprattutto quello di sollecitare la presenza dei cattolici democratici sullo scenario politico; presenza resa oggi ancor più necessaria per dare vita, in un contesto di forti contrapposizioni e di pericolosi estremismi, a spazi di mediazione, di ascolto e di non radicalizzazione dei conflitti, avendo come riferimento i valori della Costituzione.

Nel formulare questa sollecitazione Damilano attribuisce un valore simbolico alla nomina papale del cardinale di Bologna Matteo Zuppi a Presidente della Cei. Nella sua persona si assommano infatti le tradizioni delle due città ricordate – Roma e Bologna – che hanno avuto in passato, come si è detto, una funzione di primo piano. La riflessione di Damilano non manca poi di delineare gli obiettivi che il cattolicesimo democratico deve perseguire, se intende dare un contributo decisivo alla politica del momento. Ciò che manca a tale contributo e anche al dibattito successivo (si vedano gli interventi di Franco Monaco e di Sandro Antoniazzi) è una ridiscussione dei contenuti del popolarismo per renderli capaci di affrontare le sfide della società attuale.

Il richiamo al popolarismo sturziano è senza dubbio imprescindibile, ma non si può ignorare l’apporto di altri interventi, che hanno concorso a dilatare gli orizzonti interpretativi del cattolicesimo democratico, facendone emergere connotati nuovi più in sintonia con la situazione odierna. Decisivo risulta, a tale riguardo, l’apporto di papa Francesco, il quale fornisce una versione di popolarismo – come ci ha ricordato Lino Prenna in un recente volume dal titolo Dal cattolicesimo democratico al nuovo popolarismo. Sui sentieri di Francesco (Il Mulino, Bologna 2021) – più ampia e più elaborata.

Partendo dalla “teologia del popolo”, un ramo (meno ideologico) della “teologia della liberazione”, papa Francesco conferisce alla categoria di “popolo” una valenza “culturale” i cui contorni riflettono le modalità con cui si tende a dare un senso alla vita e esprimono modalità di azione – usi, costumi, stili di vita, ecc. – che rappresentano altrettante linee-guida della propria condotta. Una cultura  aperta e plurale, che esprime la varietà delle persone e dei gruppi che la compongono, la quale, riconoscendo i limiti della propria visione del mondo, è pronta ad accogliere esperienze che vengono da altre tradizioni culturali (e religiose).

La concezione politica che ne deriva ruota dunque attorno a un’idea di “popolo” capace di rigenerare la democrazia, dando vita a quello che Prenna definisce un “umanesimo politico, che integri il sentimento di fratellanza ai diritti di libertà e ai doveri di uguaglianza” (Agire politicamente). La “cultura della mediazione”, che costituisce l’asse portante del cattolicesimo democratico, è qui messa in relazione con la dialettica delle “opposizioni polari”, che rendono trasparenti le contraddizioni della realtà e alimentano la “tensione politica”. Si fa così strada una nuova forma di popolarismo che, oltre a far perno su una concezione comunitaria della società, dove la cittadinanza si sviluppa nel segno della solidarietà e dell’”amore sociale” (Fratelli tutti), fa della composizione delle antinomie (mai del tutto raggiunta) lo stimolo alla valorizzazione della politica e insieme alla sua relativizzazione, dovuta alla consapevolezza della sua precarietà. Non possono essere proprio questi alcuni elementi preziosi per un ripensamento dell’identità del cattolicesimo democratico che ne renda più incisiva e feconda l’azione politica?


Vedi Lino Prenna, Dal cattolicesimo democratico al nuovo popolarismo, Il Mulino, Collana Politica, società, storia, Pubblicazioni dell’Istituto Luigi Sturzo di Roma – 2021 -ISBN 978-88-15-29245-2

Vedi Introduzione al testo di Lino Prenna, riferimenti e recensioni