Guerre e Paci

Francesca Vagniluca

31 Marzo2022

Parafrasando il titolo del romanzo “infinito” di Tolstoj possiamo immaginare ci siano modi diversi di fare la guerra e di volere la pace.

Nei testi di Geografia politica per la scuola secondaria di secondo grado, c’è scritto che la solidità di uno Stato si misura soprattutto dalla forza del proprio esercito ed è per tale ragione che gli Stati Uniti conservano il primato di superpotenza mondiale oltreché per la supremazia economica di cui l’industria bellica è parte integrante.

Se continuiamo a seguire questo schema e i suoi indicatori relativi, le spese militari acquisteranno sempre più valore, gli Stati che vogliono primeggiare investiranno nuove risorse ingenti per rafforzare i propri eserciti e non ci saranno Carte Costituzionali che tengano di fronte alla corsa agli armamenti.

Come possiamo fare la Pace preparandoci per la Guerra?

La difesa da aggressori sanguinari e tirannici è sacrosanta, ma deve prevedere un investimento serio, costante, alacre, profondo in tavoli diplomatici internazionali permanenti.

L’aumento di punti percentuale di PIL per spese militari in Paesi democratici deve essere generato da un travaglio fortissimo percepito dai cittadini non solo come un adempimento di obblighi già siglati, ma come un’estrema ratio che verrà superata da scelte radicalmente diverse.

I decisori politici devono impegnarsi con tutte le energie, le competenze, la solidità delle radici democratiche per prevenire i conflitti globali, scongiurare la distruzione di vite umane, dei luoghi della civiltà.

L’orrore che stiamo vivendo in questo lungo mese di guerra russo-ucraina ci impone un ripensamento sul nostro modo di vedere il mondo, di dare, finalmente, un’unica voce alla politica estera ed economica europea, di osservare con una lente d’ingrandimento non deformata ciò che accade nel nostro pianeta e di fare la nostra parte sempre, e non solo quando i problemi sono alle porte.

La Pace non è altro che la conservazione dell’umanità nella sua integrità, la protezione degli esseri del creato, del valore che viene dato alla vita umana.

Non si tratta di nutrire un sentimento religioso, cristiano o non cristiano, ma di avere amore per la Vita in ogni sua forma e manifestazione.