Auguri di Agire politicamente al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

S. Natale 2015

Lino Prenna

Roma, 13 dicembre 2015


 

Caro Presidente,

la ricorrenza del Natale del Signore, l'inizio di un nuovo anno e il primo anniversario della Tua elezione mi offrono l'occasione per rivolgerTi un affettuoso saluto e rinnovarTi l'augurio di buon lavoro a servizio del Paese, nell'orizzonte di speranza da Te stesso evocato nel discorso di insediamento.

Innanzitutto, desidero ringraziarTi, a nome dell'associazione Agire politicamente, per lo stile di serena eppur pensosa temperanza, che caratterizza la Tua autorevole presenza nella quotidianità della vita italiana e nelle occasioni di esposizione internazionale. È già evidente agli italiani che si tratta di un modello di condivisione delle attese e dei bisogni, delle tante sofferenze e delle non poche gioie, che scandiscono i nostri giorni, avari di futuro ma ancora ansiosi di non ingannevole speranza.

La nostra associazione, anche nell'occasione di alcune presentazioni del mio libro Democratici perché cattolici. Una cultura della mediazione, ha voluto riproporre le virtù di quella cultura mediatrice propria del cattolicesimo democratico e che ci sembra sottesa al Tuo magistero di pensiero e di vita. È la mediazione, infatti, che può coniugare identità e differenze, mentre realizza la necessaria traduzione dell'assolutezza delle nostre ispirazioni nella relatività delle nostre azioni.

La mediazione è virtù politica. Pertanto, ci sta a cuore la condizione in cui versa attualmente la politica e la crescente caduta di qualità, che ne compromette la credibilità. Riaccreditare la politica e favorirne la riconciliazione con i cittadini è uno dei compiti della nostra associazione, che scorgiamo anche come una delle costanti premure dei Tuoi interventi. Per questo, abbiamo apprezzato, tra l'altro, il premuroso invito rivolto il 5 scorso ai volontari, di trasferire sul versante politico il loro impegno sociale, giacché constatiamo che, mentre tende a dilatarsi l'area del volontariato sociale, si restringe quella della professionalità politica, peraltro sottratta ai meccanismi democratici del confronto e della partecipazione.

I tempi e i luoghi della democrazia sono dotati di un potenziale educativo, che anche la politica, nelle sedi istituzionali e attraverso i progetti di riforma, è chiamata a coltivare, per alimentare la cultura dell'accoglienza e del riconoscimento, già costitutiva dell'originaria identità nazionale.

Con questi sentimenti, mentre rinnovo la disponibilità di collaborazione, Ti chiedo di gradire l'augurio di serena continuità del Tuo lavoro, nell'orizzonte di speranza, acceso sul mondo dal Natale del Signore


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