La luce del Papa

Massimo De Simoni - ETICA news

15 maggio 2019

Il gesto con il quale l’Elemosiniere del Papa, Cardinale Konrad Krajewski, ha riallacciato l’utenza elettrica nel palazzo occupato di Roma suscita delle riflessioni che non sono certamente quelle banali ed inutili fatte da chi ha invitato il porporato a pagare le bollette scadute, soprattutto se certe osservazioni provengono da chi tra un comizio e l’altro non dimentica mai di fare la sua provocazione quotidiana ai danni dei più deboli e indifesi.

Ci si stupisce perché qualcuno assume (finalmente!) in modo deciso ed autorevole la difesa degli ultimi e dei dimenticati; dimenticati dalle istituzioni, ma non dal Papa che ha denunciato i limiti e tutta l’insufficienza della “società dello scarto “ ovvero di un sistema economico e di mercato che abbandona al proprio destino troppe persone, cercando ridicole e insensate giustificazioni che hanno come comune denominatore la mancanza di rispetto per la persona umana, indipendentemente dalla sua origine o condizione sociale; la diversità che diventa una vergogna da nascondere, la povertà che viene trattata come se fosse una colpa.

L’azione dell’Elemosiniere del Papa merita una riflessione che deve andare oltre la valutazione formale del gesto e deve cominciare ad interrogarci anche sul tema della giustizia e non solo su quello della legittimità.

Dobbiamo iniziare a dire con forza che è giusto ciò che mette l’uomo al centro dell’azione politica e delle attività economiche; dobbiamo dire con chiarezza che per noi è giusta la società che individua la persona umana come fine e non come strumento.

In questa fase storica e politica (ancor più che nel passato)le azioni e i comportamenti contano più delle affermazioni astratte o di principio;giova ricordare che è stato proprio Papa Francesco ad aprire la “stagione dei comportamenti” invitando tutti a passare “dal dire al fare”, iniziando egli stesso ad adottare uno stile fatto di sobrietà e di schiettezza; quella schiettezza, a volte anche ruvida, ci invita a pensare e a metterci in gioco e per questo è un’opportunità da  non perdere per cambiare noi e ciò che ci circonda.