« QUESTO SACRAMENTO E' GRANDE; LO DICO IN RAPPORTO A CRISTO E ALLA CHIESA » (Ef 5,32)

« MEDIANTE LA CARITA' SIATE AL SERVIZIO GLI UNI DEGLI ALTRI » (Gal 5,13)

(la sacramentalità dell'amore coniugale in rapporto all'amore di Cristo, lo sposo, verso la Chiesa, sua sposa; la famiglia chiesa domestica inserita nella, comunità cristiana; la spiritualità e la santità della famiglia; la famiglia cristiana come famiglia aperta alla Chiesa e al mondo, luogo privilegiato di esperienza di servizio agli altri e di pedagogia della carità)

Traccia per una riflessioni di antropologia biblica presso il «Seminario Agire Politicamente - Estate 2013, sul tema: “La famiglia, seminarium rei publicae ”»

Mons. Angelo Battista Pansa – Biblista e Parroco

Santuario di Nostra Signora della Guardia – (Ceranesi - Genova), 25 agosto 2013

 

 

Lettera agli Efesini 5, 21 - 33

[21] Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di Cristo.

[22] Le mogli siano sottomesse ai mariti come al Signore;

[23] il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo.

[24] E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto.

[25] E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei,

[26] per renderla santa, purificandola per mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola,

[27] al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunchè di simile, ma santa e immacolata.

[28] Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la propria moglie ama se stesso.

[29] Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa,

[30] poiché siamo membra del suo corpo.

[31] Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola.

[32] Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!

[33] Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il marito.

Lettera ai Galati 5, 13- 23

[13] Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri.

[14] Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso.

[15] Ma se vi mordete e divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!

[16] Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne;

[17] la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.

[18] Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge.

[19] Del resto le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio,

[20] idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni,

[21] invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come gia ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio.

[22] Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé;

[23] contro queste cose non c'è legge.

Il matrimonio in rapporto a Cristo e alla Chiesa

Unione "nel Signore"

8. Da allora tutto è trasformato. Due cristiani desiderano sposarsi; san Paolo li avverte: "voi non vi appartenete più" (1) . Membri del Cristo, tutti e due "nel Signore", anche la loro unione si fa "nel Signore" come quella della Chiesa, e per questo essa è un "grande mistero" (2) , un segno che non soltanto rappresenta il mistero dell'unione del Cristo con la Chiesa, ma in più lo contiene e lo irraggia per mezzo della grazia dello Spirito Santo che ne è l'anima vivificante.

Perché è veramente lo stesso amore che è proprio di Dio che egli ci comunica, perché noi lo amiamo e perché anche noi ci amiamo di questo amore divino: "amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati" (3).

Le manifestazioni stesse del loro affetto sono, per gli sposi cristiani, penetrate di questo amore che essi attingono nel cuore di Dio. E se la fonte umana rischia di disseccarsi, la sua fonte divina è altrettanto inesauribile quanto le profondità insondabili dell'affetto di Dio.

Di qui possiamo capire verso quale comunione intima, forte e ricca, tenda la carità coniugale. Realtà interiore e spirituale, essa trasforma la comunità di vita degli sposi "in quella che si potrebbe chiamare, secondo l'insegnamento autorevole del Concilio, la Chiesa domestica" (Lumen Gentium, n. 11), una vera "cellula di Chiesa", come già diceva il nostro amatissimo predecessore Giovanni XXIII (4) al vostro pellegrinaggio del 3 maggio 1959, cellula di base, cellula germinale, la più piccola certo, ma anche la più fondamentale dell'organismo ecclesiale.

Dovere dell'ospitalità

12. Le coppie che conoscono la dura prova di non avere figli sono anch'esse tuttavia chiamate a cooperare alla crescita del popolo di Dio in molti modi.

Questa mattina, vorremmo soltanto richiamare la vostra attenzione sull'ospitalità, che è una forma eminente della missione apostolica della coppia. La raccomandazione di san Paolo ai Romani: "Praticate l'ospitalità con sollecitudine" (12, 13), non è forse rivolta innanzi tutto alle coppie? ed egli stesso, nel formularla, non pensava forse all'ospitalità della coppia di Aquila e Priscilla di cui era stato il primo beneficiario, e che poi avrebbe accolto l'assemblea cristiana? (1) . Ai tempi nostri, così duri per molti, quale grazia l'essere accolti "in questa piccola Chiesa", secondo l'espressione di san Giovanni Crisostomo (2), l'entrare nel suo affetto, lo scoprire la sua maternità, lo sperimentare la sua misericordia, poiché è così vero che una famiglia cristiana è "il volto ridente e dolce della Chiesa" (3) . È un apostolato insostituibile, che spetta a voi adempiere generosamente, un apostolato della coppia e per il quale la formazione dei fidanzati, l'aiuto delle giovani coppie, il soccorso alle coppie in difficoltà costituiscono campi d'azione privilegiati.

Sostenendovi a vicenda, di quali compiti non sarete capaci nella Chiesa e nella società? Noi a questo vi chiamiamo, con grande fiducia e molta speranza: "La famiglia cristiana proclama ad alta voce e le virtù presenti del Regno di Dio e la speranza della vita beata. Così col suo esempio e con la sua testimonianza accusa il mondo di peccato e illumina quelli che cercano la verità" (4) .   

Paolo VI Discorso all’Equipes Notre-Dame sulla Famiglia Scuola di Santità (4-5-1970)

La famiglia nel mistero della Chiesa - La famiglia cristiana è "una chiesa in miniatura"

49 a. Tra i compiti fondamentali della famiglia cristiana si pone il compito ecclesiale: essa, cioè, è posta al servizio dell'edificazione del regno di Dio nella storia mediante la partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa. Per meglio comprendere i fondamenti, i contenuti e le caratteristiche di tale partecipazione, occorre approfondire i molteplici e profondi vincoli che legano tra loro la Chiesa e la famiglia cristiana, e costituiscono quest'ultima come "una chiesa in miniatura" (Ecclesia domestica) (1) , facendo sì che questa, a suo modo, sia viva immagine e storica ripresentazione del mistero stesso della Chiesa. La Chiesa con la Parola, il Sacramento e la Carità costruisce la famiglia cristiana 49 b. È anzitutto la Chiesa madre che genera, educa, edifica la famiglia cristiana, mettendo in opera nei suoi riguardi la missione di salvezza che ha ricevuto dal suo Signore. Con l'annuncio della parola di Dio, la Chiesa rivela alla famiglia cristiana la sua vera identità, ciò che essa è e deve essere secondo il disegno del Signore; con la celebrazione dei sacramenti, la Chiesa arricchisce e corrobora la famiglia cristiana con la grazia di Cristo in ordine alla sua santificazione per la gloria del Padre; con la rinnovata proclamazione del comandamento nuovo della carità, la Chiesa anima e guida la famiglia cristiana al servizio dell'amore, affinché imiti e riviva lo stesso amore di donazione e di sacrificio, che il Signore Gesù nutre per l'umanità intera. La famiglia cristiana partecipa alla missione di salvezza della Chiesa 49 c. A sua volta la famiglia cristiana è inserita a tal punto nel mistero della Chiesa da diventare partecipe, a suo modo, della missione di salvezza propria di questa: i coniugi e i genitori cristiani, in virtù del sacramento, "hanno, nel loro stato di vita e nella loro funzione, il proprio dono in mezzo al popolo di Dio" (2) . Perciò non solo "ricevono" l'amore di Cristo diventando comunità "salvata", ma sono anche chiamati a "trasmettere" ai fratelli il medesimo amore di Cristo, diventando così comunità "salvante". In tal modo, mentre è frutto e segno della fecondità soprannaturale della Chiesa, la famiglia cristiana è resa simbolo, testimonianza, partecipazione della maternità della Chiesa (3).

(Giovanni Paolo II Esortazione Apostolica «Familiaris Consortio» Circa i compiti della famiglia cristiana nel mondo di oggi) 


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