Berlinguer “profeta disarmato”

Paolo Corsini

Giugno 2009

Concludendo la biografia dedicata ad Enrico Berlinguer (Roma, Carocci, 2006), il primo convincente lavoro storiografico sullo scomparso leader del Pci, Francesco Barbagallo ha avuto modo di annotare come “per la seconda volta, in pochi anni la storia d’Italia cambia per la morte di un uomo: Moro prima, Berlinguer poi. Non possiamo sapere come sarebbe andata la storia d’Italia se fossero rimasti vivi, sappiamo come è andata dopo la loro morte”. Una constatazione amara ed un interrogativo che rimandano ad un ineludibile bilancio da condurre in sede politica, al di là di ogni tentazione nostalgica, oltre ogni rimozione e fuori da quell’attitudine elusiva, da quella propensione all’infingimento, che hanno fatto parlare taluni di “silenzio dei comunisti”, quasi che una parte rilevante della politica italiana non sia mai esistita. Un atteggiamento che fa da pendant alla damnatio memoriae, alla grande impostura che grava sugli anni della seconda repubblica, con un prima, demonizzato sino al ludibrio e un poi acriticamente esaltato. ...

 

Vedi articolo: Berlinguer “profeta disarmato”
(recensione della biografia di Enrico Berlinguer di Francesco Barbagallo)

Paolo Corsini