Vada in Procura

Così potrà recuperare i voti dei credenti

Intervista a Giorgio Campanini
Alessandra Arachi

21 Gennaio 2011

 

Professor Giorgio Campanini, lei ha insegnato Teologia all'università Lateranense e Storia delle dottrine politiche all'università di Parma. Le ha sentite le parole del cardinale Tarcisio Bertone?

Certamente. Penso che il cardinale si sia riferito al complesso di sintomi di degrado che hanno attraversato l'Italia negli ultimi mesi, da quelli sessuali alla corruzione, però....

Però?

Penso che quando ha parlato dell'esemplarità di chi ricopre determinati incarichi si riferisse sicuramente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Del resto, tanto più si è in alto tanto più si hanno delle responsabilità. E le vicende di questi giorni non possono non preoccupare la Chiesa cattolica.

Che tipo di preoccupazioni? Lei, nell'ultimo numero di «Famiglia Cristiana», ha detto che i cattolici sono spaventati dalla politica...

Certo, ma adesso si sono aggiunti problemi di coscienza. Interrogativi fondamentali: che affidamento si può fare in ordine alla difesa della vita e della famiglia su persone che si discostano apertamente e dichiaratamente dallo stile di vita che dovrebbe accompagnare le scelte in campo etico?

Allude al presidente Berlusconi?

Certamente. Sono convinto che dal punto di vista politico il voto dei cattolici, quando sarà, verrà condizionato dalla capacità del presidente del Consiglio di recuperare quel rapporto di fiducia fortemente incrinato dalle vicende di quest'ultima settimana.

In che modo il presidente Berlusconi potrà ricostruire un rapporto di fiducia, secondo lei?

Cominciando a collaborare con la magistratura.

Berlusconi dovrebbe andare dai giudici?

Esattamente, per chiarire i dubbi e rimuovere ogni ombra su quelli che lui dice essere stati soltanto degli spiacevoli equivoci.

Lei di che cosa pensa che si sia trattato?

Io non conosco gli atti e aspetto fiducioso la chiarezza della magistratura. Anche se...

Anche se?

Rimane che quella dichiarazione del cardinal Bertone esprime un profondo disagio che non è soltanto di chi l'ha pronunciata, ma di tutti i cattolici in maniera trasversale. Di ogni parte politica.

Vuole dire cattolici di destra e di sinistra?

Conosco diversi cattolici favorevoli al presidente del Consiglio che in questo momento sono molto seccati da questa situazione. Provano sdegno e indignazione. E non solo.

Cos'altro?

C'è molta preoccupazione per le sorti del Paese e, soprattutto, per una serie di valori nei quali l'Italia si è a lungo riconosciuta.