nota a Repubblica per Todi

Lino Prenna

29 Aprile 2011

Caro Direttore,

dall’ampia informazione data in questi giorni, anche da Repubblica, dell’incontro di Todi, il lettore  potrebbe dedurre che, nel convento di Montesanto, si sia raccolto, in una ritrovata unità, l’intero mondo cattolico. In realtà, l’invito della Cei è stato rivolto ad una parte dell’associazionismo cattolico, prevalentemente di natura ecclesiale.

Come lei sa bene, quello che chiamiamo, con riduttiva semplificazione, “mondo cattolico”, ha un volto plurale: c’è, infatti, un “altro” cattolicesimo politico, non necessariamente minoritario, che non si riconosce nel percorso aggregativo avviato dalla Cei sin dal maggio scorso, e che continuiamo a denominare “cattolicesimo democratico” per distinguerlo, con la stessa terminologia usata da don Sturzo, dal cattolicesimo “conservatore”, clerico-moderato.

Prendiamo atto che dall’incontro di Todi sia venuta, quale esito condiviso, l’intimazione di sfratto al presidente del Consiglio: è una buona notizia, anche se tardiva, soprattutto da parte di quelle associazioni e della linea stessa ufficiale della Chiesa cattolica italiana che, in questa lunga, sciagurata stagione berlusconiana, hanno sostenuto e favorito l’ascesa del cavaliere di Arcore.

Lino Prenna

Coordinatore nazionale di Agire politicamente