Lettera aperta al Card. Angelo Bagnasco

da parte del presidente del Gruppo M.E.I.C. di Ostuni (BR)

Pietro Lacorte
Ostuni - Ottobre 2012

 

Eminenza Rev.ma, nella mia qualità di presidente del Gruppo M.E.I.C. di Ostuni (BR) Le esprimo il mio disappunto perché i miei amici ed io non siamo stati degnati di un indirizzo di saluto nel corso dell’VIII Convegno Nazionale M.E.I.C. che abbiamo celebrato in questa Città dal 18 al 20 ottobre u.s.

Noto che Avvenire, organo vicino alla C.E.I., ha ignorato anch’esso il convegno di Ostuni, mentre ha pubblicato il 22 u.s. un lungo messaggio che Lei ha ritenuto di indirizzare al Sen. Quagliariello per il Forum della Fondazione Magna Carta che si è svolto a Norcia e del quale è stato riportato un ampio resoconto.

Noi laureati cattolici, come in passato, ci siamo confrontati in Ostuni con intellettuali di area laica nell’intento di mediare una linea comune di azione per affrontare i problemi che il processo di globalizzazione continua a creare, problemi che riteniamo ci debbano vedere impegnati nell’esercizio di una cittadianza attiva, in obbedienza ai reiterati inviti da Lei rivolti ai laici per la creazione di una nuova generazione di cattolici impegnati in politica.

A conferma di tale intento, Le invio in allegato il testo del mio intervento introduttivo al convegno.

Non riesco perciò a comprendere perché Lei abbia ritenuto che la Sua istanza possa essere soddisfatta solo da politici appartenenti a Magna Carta e non anche da quanti nel M.E.I.C., nell’esercizio continuo di una “collaborazione all’apostolato gerarchico della Chiesa” sono impegnati nella costruzione di una comunità civile più equa e solidale, non limitandosi solo a difendere la dignità della vita umana al suo inizio ed al suo declinare, ma anche durante il suo corso, attraverso una politica caratterizzata da una particolare attenzione verso le fasce più deboli della società, delle quali non sembra si siano molto preoccupati gli amici di Magna Carta nel corso del sostegno - mai peraltro messo in dubbio - fornito ad un governo guidato da un leader che non ha certo risolto i problemi del Paese secondo gli orientamenti della dottrina sociale cristiana Noi invece, da buoni e semplici cittadini, siamo convinti con Wells che “gli uomini adulti non abbiano bisogno di leaders”, ma di idee forti sostanziate da una fede coltivata in umiltà “senza menar vanto dell’ispirazione che ci muove, in modo che l’eloquenza dei fatti tradisca la sorgente del nostro umanesimo e delle nostre socialità”, come ci ha insegnato quel grand’uomo di fede e grande politico che fu De Gasperi.

Mi auguro comunque che d’ora innanzi gli amici di Magna Carta si aprano ad un tipo di politica solidale, tanto spesso proclamato ma molto disatteso, in dialogo e non in contrapposizione con quanti altri, senza presunzioni e proclami, non sono disposti come loro a transigere sui principi non negoziabili nel governo dello Stato.  Mi scusi, Eminenza l’estrema sincerità, dettata dal desiderio di una collaborazione sempre più convinta con i nostri pastori, che molti di noi desidererebbero sempre attenti verso le iniziative che pongono in essere senza clamore e, spesso, con notevoli sacrifici personali.

Con i più distinti ossequi.

Pietro Lacorte


Vedi VIII CONVEGNO NAZIONALE MEIC DI OSTUNI