Il 25 aprile, Festa della Liberazione e di Liberazione

Massimo De Simoni

25 Aprile 2021

La Festa della Liberazione ci ricorda l’importanza della lotta di Resistenza per opporsi alla tirannia fascista ed all’occupazione nazista; una resistenza di popolo che ha consentito di avviare una presa di coscienza che, attraverso il Comitato di Liberazione Nazionale prima e l’Assemblea Costituente poi, ha portato alla costruzione della Costituzione Repubblicana.

E’ giusto parlare di “Resistenza di popolo” perché la qualifica di “resistenti” – come autorevolmente ricordato dal Presidente Mattarella – va riconosciuta ai partigiani ed ai combattenti in campo, ma anche a tutte le donne e gli uomini che aiutarono chi combatteva e si nascondeva sulle montagne, a chi ha rischiato la vita per accogliere e nascondere un soldato alleato o un perseguitato per motivi politici o religiosi, come a tutte le persone che non piegarono la testa e negarono l’adesione ed il loro consenso alla cultura fascista ed al suo sistema di potere e di oppressione.

Purtroppo la Festa della Liberazione non è ancora un patrimonio storico e culturale condiviso; il 25 aprile è stato più volte oggetto di polemica e qualcuno troppo spesso ha trovato altre cose da fare, pur di sottrarsi al ricordo ed alla memoria della lotta di Liberazione; una memoria che una parte della destra cerca continuamente e colpevolmente di rimuovere.

La memoria non è un’attività riservata agli storici, ma una modalità per costruire un futuro che ci metta al riparo dal ripetersi delle nefaste esperienze del passato; è un’occasione per ricordare che la libertà, la pace e la democrazia vanno riconquistate e riaffermate ogni giorno. La libertà non è ancora un bene per tutti e Patrick Zaki è lì a ricordarcelo come punta di un iceberg. Viva il 25 aprile! Viva la Liberazione! Viva la Costituzione!