AGIRE POLITICAMENTE: Ma i cattolici in politica non devono essere moderati

dall'Assemblea nazionale congressuale di Agire Politicamente - Roma 26-27 maggio 2012

Luca Kocci

da Adista Notizie 22 - 9 GIUGNO 2012 Anno XLVI - n. 6140

 

“I cattolici verso Todi 2”, titola Avvenire per rilanciare l’iniziativa del Forum delle persone e delle associazioni cattoliche nel mondo del lavoro di un nuovo incontro a Todi nel prossimo mese di ottobre. Non tutti ci andranno però, come l’Azione cattolica, che da tempo sembra essere scomparsa dalla “lista degli invitati”. O come il coordinamento di cattolici democratici Agire Politicamente, che al progetto Todi non intende contrapporsi, ma distinguersi sì, anche in opposizione a quella «politica moderata» invece rivendicata con forza come loro elemento qualificante dalle associazioni del Forum.

«Non ci riconosciamo nel manifesto e nel programma in vista di una “nuova” Todi», spiega, nella sua relazione all’Assemblea nazionale congressuale di Agire Politicamente (svoltasi il 26-27 maggio scorsi a Roma), Lino Prenna, coordinatore nazionale (confermato per un nuovo triennio). «Non ci convince nel merito la “regia ecclesiastica” che mette in discussione l’autonoma responsabilità dei laici, e, nel metodo, l’ambiguità del progetto». E che, «dopo aver caldeggiato e sostenuto per anni Berlusconi, lo ha poi scaricato, senza però fare alcuna autocritica sulle proprie responsabilità e complicità per questa sciagurata stagione». Riprendendo le categorie care a don Luigi Sturzo, Prenna aggiunge che quello di Todi è un movimento «clerico-moderato» – e il moderatismo è esplicitamente richiamato nel manifesto delle associazioni – mentre «noi ci ritroviamo nell’area del cattolicesimo democratico». Una ostilità, quella nei confronti del moderatismo, ribadita anche dall’europarlamentare del Pd David Sassoli, intervenuto all’assemblea («è un errore pensare il mondo cattolico come moderato, anzi questo ha ucciso il cattolicesimo, che non è affatto moderato e dovrebbe sempre sentire e agire per la giustizia»), e da diversi altri partecipanti, fra cui Pietro La Corte: «Il Vangelo non è moderatismo, è rivoluzione sociale». Nel merito è il giornalista Vittorio Sammarco ad evidenziare alcune lacune presenti nei contenuti del manifesto di Todi: manca una parola sulle diseguaglianze che si fanno sempre più marcate, perché «non è vero che la crisi ha colpito tutti, ma ha colpito solo i più poveri»; e non c’è nessun cenno alla «salvaguardia del pianeta», ovvero all’emergenza clima, alla rapina delle risorse, alla poca cura per l’ambiente, all’acqua.

Non è nemmeno apprezzato il fatto che a Todi si suppone rappresentato l’intero mondo cattolico, come sembra fare Avvenire. «Le proposte velleitarie di trovare una unità dei cattolici sono fuori della storia ma anche fuori dalla natura stessa del cattolicesimo, che non è identitario, militarizzato e “in divisa”, ma plurale nelle sue articolazioni e nelle sue proposte», aggiunge Prenna. A questo proposito viene ribadita la vicinanza al Partito democratico, perlomeno in quello che era il suo progetto originario, in ombra da troppo tempo: la convivenza di storie, di tradizioni e di culture politiche diverse – fondamentalmente quella socialista e quella cattolica –, la volontà di valorizzare queste diversità, per arrivare ad una sintesi comune possibile. Quanto di più lontano dalla rivendicazione dell’identità cattolica.

Più che il progetto Todi – da cui Agire Politicamente rimarca «non contrapposizione ma distinzione» –, viene rilanciata la Rete delle associazioni e dei gruppi del cattolicesimo democratico (alcune delle quali, insieme a Luciano Caimi e Guido Formigoni di Città dell’uomo, Ernesto Prezioni di Argomenti 2000, e i parlamentari Franco Monaco, Rosi Bindi, Dario Franceschini e Giuseppe Fioroni si sono riunite alla Domus Pacis lo scorso 26 maggio, evidenziando anche loro le distinzioni da “Todi 2”) “Costituzione, Concilio e cittadinanza”, nata nello scorso mese di novembre (v. Adista n. 89/11). È già attivo un portale ( www.c3dem.it ) che funziona da veicolo di informazione e comunicazione; a breve partirà un servizio di news e presto ci saranno le prime assemblee territoriali.