Una nuova segreteria per un Partito Democratico da rinnovare

L’esordio di una giovane protagonista della democrazia parlamentare imprime energia in un partito nato dall’unione di volontà di riforme popolari a ispirazione socialista, cattolico democratica e liberal democratica.

a cura di Giovanni Pizzi

10 Marzo 2023

Nel dialogo tra Fabio Fazio ed Elly Schlein, ai suoi primi passi nel ruolo di Segretaria del Partito Democratico – la sede è quella di “Che Tempo Che Fa” del 5 Marzo -, vengono esposte le sensibilità e le intenzioni della Schlein nel suo indirizzo organizzativo, politico e di azione sui temi sociali attesi da una sinistra riformista.

In queste primarie, sostiene Schlein, «si è risvegliata una speranza …, il popolo democratico … ha voglia di costruire un’alter nativa a queste destre … ora bisogna cambiare i volti, i metodi, la visione di questo PD … avere un partito che sia umile nell’ascolto e utile alla comunità, … superare le dinamiche di cooptazione, … rimescolare le culture … che hanno fondato il Partito Democratico: … l’ecologia integrale dell’enciclica Laudato Sii: … giustizia sociale e climatica stanno insieme e io trovo tra le culture della sinistra e anche quella cattolico democratica un nuovo fertile terreno di incontro per fare queste battaglie insieme, contro la povertà, contro le disuguaglianze e anche per i diritti delle persone più fragili».

Interrogata sulle possibili alleanze con le altre forze di opposizione, Schlein, ricorda come i risultati delle votazioni di settembre furono generati dalla «mancata capacità di costruire un fronte competitivo alle destre», ora «sarebbe irresponsabile se non trovassimo con le altre forze di opposizione, nelle differenze, alcune battaglie comuni». E invita tutte le forze di opposizione: ad operare insieme sugli obiettivi del salario minimo «per dire che, sotto a una certa soglia, non si possa parlare di lavoro ma di sfruttamento … Questo è un governo ossessionato dal tema dell’immigrazione, che non ha visto l’emigrazione di tanti giovani che con contratti precari fanno la scelta di andare da un’altra parte per costruire un futuro dignitoso»; a stare vicini «alle piccole e medie imprese che fanno fatica … in mezzo alla trasformazione digitale e alla transizione ecologica»; a contrastare «un governo che non mette un euro in manovra nella sanità pubblica a fronte di un’inflazione al disopra dell’11%», dire agli italiani che «non sta facendo una scelta neutra … sta tagliando i servizi ai cittadini e si orienta verso la privatizzazione della sanità»: ad operare una politica di distribuzione dei profitti interpretando il «principio costituzionale»; a individuare «vie legali e sicure per l’ingresso in Europa e in tutti i paesi europei per chi fugge da guerre, discriminazioni e torture e ha diritto di chiedere protezione internazionale nei nostri paesi».

Riguardo poi alla formazione giovanile, alla recente cronaca in Firenze e deprecando l’idea meritocratica assunta dal Governo, Schlein osserva: «si parla di lettere dei presidi ai propri studenti … è sempre il tempo di una “lettera a una professoressa” e che l’insegnamento di don Lorenzo Milani era proprio volto a una scuola come luogo di riscatto e di emancipazione sociale».

Circa la divergenza con 5Stelle, sul sostegno all’Ucraina, conferma il sostegno alla difesa di quel popolo chiarendo però «che non ci può essere sinistra senza l’ambizione di costruire un futuro di pace, su quel conflitto e sugli altri più di 170 conflitti che sono aperti … i conflitti non si risolvono solo con le armi»; richiede «protagonismo dell’Unione Europea» e adesione alle «parole importanti … del Papa»; occorre «costruire un terreno che possa portare … a una conferenza multilaterale di pace, che non può essere che una pace giusta perché l’integrità territoriale dell’Ucraina è stata violata e chiaramente va ristabilita».

Gli intenti di Schlein manifestati dalle sollecitazioni di Fazio sono condivisi da Agire Politicamente. Certo, l’intervista non ha sollecitato interrogativi su temi etici le cui prospettive – non solo all’interno del PD - oscillano tra visioni di radicalismo individuale e quelle di solidarietà personalistica, spesso, nell’inerte osservazione di quanto proposto da altri paesi. Tali temi ci sfidano nel nostro tempo: vorremmo vederli sviluppati con il più alto consenso nell’agone parlamentare e con la consapevolezza che “nessun diritto è gratis” - l’approccio dell’uomo verso l’Ambiente insegna - anche se, apparentemente, le soluzioni sembrerebbero “immediate e a costo zero”!

Al successo ed alle espressioni di Elly Schlein, facciamo corrispondere le nostre congratulazioni e la nostra fiducia in una felice riaffermazione del PD.

 

Fonte: raiplay.it (tinyurl.com/3r2srfuw)

 


Testo presente anche sul Foglio periodico "Politicamente - Anno XXIII Numero 1"