Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari

Il 2 giugno 2021 oltre 40 associazioni sottoscrissero un appello[1] a favore dell’adesione dell’Italia al Trattato di proibizione delle armi nucleari e ora, mentre è in pieno corso la improvvisa e gravissima aggressione all’Ucraina, e preso atto dell’intenzione dei Paesi dell’UE di rispondervi anche con l’aumento degli stanziamenti per le spese militari, quelle associazioni si sono ritrovate il 26 febbraio 2022 in Roma, alla Domus Mariae per proporre nuovamente l’iniziativa: "Per una Repubblica libera dalla guerra e dalle armi nucleari".

Agire Politicamente si associa a questo sforzo, qui richiamato anche dal comunicato di Magis (Movimento e Azione dei Gesuiti Italiani per lo Sviluppo). Ci uniamo poi alle parole che Papa Francesco ha successivamente pronunciato giovedì 24 marzo scorso  incontrando il CIF: “La vera risposta dunque non sono altre armi, altre sanzioni. Io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono impegnati a spendere il 2% del PIL nell’acquisto di armi, come risposta a questo che sta succedendo adesso. La pazzia! La vera risposta, come ho detto, non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma un’altra impostazione, un modo diverso di governare il mondo ormai globalizzato – non facendo vedere i denti, come adesso – un modo diverso di impostare le relazioni internazionali”. 


[1] Vedi video sul dialogo aperto con le associazioni, reti e movimenti cattolici firmatari il 2 giugno 2021 dell'appello a favore dell'adesione dell'Italia al Trattato di proibizione delle armi nucleari (esposto da: Economia disarmata)

Sulle recenti espressioni del Santo Padre, vedi anche:

- ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA