Lettera a Marco Tarquinio

Lino Prenna

Roma, 7 settembre 2019

A Marco Tarquinio

direttore di Avvenire

Caro direttore, l’11 luglio scorso, le ho inviato un articolo sul Pd, che sottoponevo alla sua valutazione, per l’eventuale pubblicazione su Avvenire. Le ho chiesto, successivamente, di farmi sapere se intendesse pubblicarlo, ma non ho ricevuto risposta. Ora, non posso non esprimerle il mio rammarico, non per la mancata pubblicazione, che accetto come esito della sua valutazione da me stesso richiesta, ma per non avermene informato e date le ragioni, doverose in un fiduciario rapporto quale Agire Politicamente, attraverso il suo coordinatore nazionale, ritiene di aver stabilito con lei e il giornale che dirige.

Inoltre, esprimo il rammarico per non aver dato notizia del seminario di formazione che abbiamo tenuto a Poppi, presso il monastero delle monache camaldolesi, dal 28 al 31 agosto scorso, sul tema “La memoria di essere popolo. Per una prossimità della politica”, di cui Pier Giorgio Maiardi le inviò il programma alcuni giorni prima (esattamente il 22).

Ci dispiace che, per omissione o decisione, non ne abbia dato notizia, soprattutto perché volevamo condividere con i lettori di Avvenire, l’intenzione, formulata nell’introduzione al programma, di aver pensato il seminario come “atto di sentita devozione e di affettuosa vicinanza al Santo Padre, fatto oggetto di ingiuste accuse e strumentali contestazioni”.

Come ho fatto in altre occasioni, le auguro buon lavoro a servizio di un Paese migliore e le assicuro la fraterna cordialità dei miei saluti

Segue: lettera