Le provocazioni di Salvini

Agire Politicamente

21 maggio 2019

Nel clima acceso in cui si sta svolgendo la campagna elettorale per il Parlamento Europeo emerge con preoccupante evidenza il punto di degrado a cui è giunta la nostra politica nazionale fino all’utilizzo strumentale della religione da parte di leader politici nella speranza che ciò giovi al proprio personale successo elettorale.

L’ostentazione di simboli religiosi, l’inappropriato riferimento a contenuti di fede e l’indebito richiamo a comportamenti assunti ed a pensieri espressi nell’ambito della propria funzione pastorale da ministri religiosi, rappresentano una impropria intromissione e una profonda ferita alla sensibilità di ogni cittadino, non solo credente, tanto più per i toni irrispettosi e supponenti in cui vengono espressi.

Tutto questo, già di per sé inaccettabile, assume una ulteriore gravità se chi vi fa ricorso rappresenta istituzioni pubbliche che appartengono a tutti i cittadini senza alcuna distinzione: si tratta di uno sconfinamento assolutamente incompatibile con la nostra democrazia regolata da una Carta Costituzionale che delimita in modo rigoroso i confini e le competenze dello Stato.

Agire Politicamente stigmatizza in modo netto e rigoroso tale situazione riaffermando il proprio impegno a lavorare per impedire il degrado della nostra vita democratica e per riportare la politica alla sua nobile funzione di costruzione, nel rispetto dei diritti e dei doveri di ciascuno, del miglior bene comune possibile in ogni circostanza.