Una domanda di cambiamento

Agire Politicamente

Coordinamento di cattolici democratici

31 maggio 2011

Il risultato delle ultime elezioni amministrative ha segnato una netta inversione di tendenza dell’elettorato italiano, determinando una nuova maggioranza nel Paese e aprendo una irrimediabile frattura tra i bisogni reali della società e la maggioranza di governo, avvitata sulla ossessione giudiziaria del presidente del Consiglio dei Ministri.

L’Associazione “Agire Politicamente” interpreta il risultato elettorale come esigente domanda di cambiamento e apertura di una nuova stagione politica, che il Governo ha il dovere di accogliere e di favorire rassegnando le dimissioni.

Intanto, la consultazione  referendaria del 12 e 13 giugno offre una ulteriore occasione per esprimere, attraverso il “sì”, un complessivo giudizio negativo sulle linee che ispirano l’azione del Governo. Infatti, pur essendo limitato a quattro quesiti, in realtà il quesito è unico e chiede ai cittadini italiani se intendono “abrogare” l’intero operato del Governo!

Comunque, le questioni specifiche oggetto della consultazione referendaria meritano particolare attenzione perché riguardano la responsabilità di gestione dei beni comuni, come l’acqua, la custodia operosa del creato, la buona qualità della vita, l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.

Votando “sì” blocchiamo il processo di privatizzazione del patrimonio pubblico, esteso anche ad altri settori, e affermiamo il primato dell’interesse generale sugli interessi particolari.


Vedi dossier "Referendum 2011"